“Senza memoria non c’è trazione e senza tradizione non c’è società”. Un popolo senza memoria è un popolo senza orgoglio di appartenenza, incapace di riallacciare quei fili interrotti, o mai posseduti, indispensabili per avere coscienza del proprio patrimonio storico e della propria identità.
Questa è una delle motivazioni, condivisa da tutte le società civili e dalla stessa Comunità Europea, che ha spinto il deputato dell’assemblea regionale siciliana, Nicola D’Agostino, a promuovere la legge che prevede l’insegnamento del patrimonio linguistico, storico e letterario della Sicilia in tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’isola.
La legge, approvata il 31 maggio scorso anche con i voti dell’opposizione, è la n. 9 ma già è nota come “Legge D’Agostino”. A giorni si attende l’emanazione del decreto attuativo dell’assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale, Mario Centorrino, integrato dalla proposta di altri moduli didattici così da completare il pacchetto affidato dalla legge Moratti sull’autonomia della Regione.
Legge n. 9 del 31 maggio 2011; Circolare dell’Usr per la Sicilia del 14 settembre 2011.
Per approfondimenti su La Tecnica della Scuola del 10 ottobre 2011.
Clicca il link: La Tecnica della Scuola n. 3 – 10 ottobre 2011
E’ una bellissima notizia!
Andrea da Catania
A piccoli passi si fanno lunghi percorsi. Speriamo bene, in fondo sperare che ci costa?
Saluti
Alfio
Bravo Alfio ! anche se vivo lontano dalla mia terra siciliana continuo a seguirti nella tua meta, e mi fa piacere vedere che un gran poeta come te continui a spendere generosamente tutta la sua energia per difendere la nostra lingua e tradizione siciliana che sono il cuore della nostra identità. con tanta simpatia, Gaetana di Nizza (Francia)
Cara Gaetana bello sentirti. Peccato che non si sia potuto più ripetere quella bella esperienza di Nizza del 2005. Io e Rita ti portiamo nel cuore. Incontrarci di nuovo, no eh?!
Sicilianamente tuo
Alfio